18 luglio, 2006

Ripartire dopo i Mondiali


I Campionati del mondo sono manifestazione che si svolge a cadenza quadriennale. 4 anni per aggirarsi su un piedistallo per il mondo desiderosi di dimostrare di aver meritato questo storico alloro (vedi Italia), 4 anni per rifondare una squadra che ha deluso (vedi Brasile) o per continuare il miglioramento di un buon corso già ben avviato (vedi Germania)...


Cambiare aria Il primo nodo da sciogliere da parte di tutte le varie federazioni nazionali, è sicuramente quello relativo alla scelta del ct. Tantissime nazionali hanno già optato per un cambio, ma sarebbe meglio dire che tantissimi allenatori hanno deciso di cambiare aria, nonostante la federazione li volesse mantenere la proprio posto. Vediamo i casi più eclatanti:


  • Lippi L'allenatore viareggino se ne va da campione del mondo. Il Marcello nazionale segue una moda non troppo diffusa ma che sembra essere sicuramente la migliore: andarsene senza troppe discussioni, da vincitore assoluto. "Poi è difficile ripetersi..."
  • Klinsmann Il ct che ha avuto l'onore di essere eletto allenatore ideale del mondiale dalla redazione di VivaiMondiali lascia dopo il bel lavoro svolto. Ha iniziato tra le polemiche e con una squadra assolutamente allo sfascio, se ne va con un bel terzo posto e con una nazionale rinnovata che guarda con fiducia al futuro
  • Parreira Ha compiuto l'impresa di far giocare male una squadra imbottita dagli assi più forti del mondo. Impossibile supportare tatticamente il "quadrato magico"?? Togli una punta... Ronaldinho era a pezzi dopo una stagione massacrante?? Usalo part-time.. Cercasi coraggio sulla panchina dei verdeoro, coraggio che potrebbe rispondere al nome di felipe Scolari: mai ritorno fu tanto acclamato...
  • Eriksson Il ct svedese lascia una panchina che è sempre stata bollente, al di là delle scelte tattiche, per la vita un pò libertina del vecchio marpione Sven Goran... L'Inghilterra comunque non ha fatto malissimo, anche se aveva sicuramente a disposizione una generazione di giuocatori formidabili che non hanno mai vinto nulla...

12 luglio, 2006

Ricordi di un mondiale


Facciamo un pò i conti di questo Germania 2006 appena concluso, cercando di immaginare che cosa di questa edizione rimarrà nella storia.
La magica atmosfera del Mondiale ci ha accompagnato per un mese, e con essa dei momenti indimenticabili.


Chi era costui? Il successo dell'Italia porta sì la firma di un gruppo fantastico, ma principalmente di un giocatore semisconosciuto a livello internazionale: Fabio Grosso. Negli occhi la sua corsa liberatoria dopo il gol ai supplementari contro la
Germania in semifinale col terzino neonerazzurro che esclama:
"Non ci credo"...


Maxi gol La palma per il gol più bello va a Maxi Rodriguez, esterno di centrocampo dell'Argentina: la sua parabola di sinistro che condanna il Messico negli ottavi di finale è da cineteca.


Top 11 Non può mai mancare al termine di una tale competizione un'ipotetica formazione con gli undici giocatori ideali (anche se è sempre davvero difficile stilare questo genere di graduatorie).


Allenatore Klinsmann
vice Hiddink

Schieramento tattico 4-3-1-2


1. Buffon (Italia)
2. Zambrotta (Italia)
3. Grosso (Italia)
4. Pirlo (Italia)
5. Cannavaro (Italia)
6. Ricardo Carvalho (Portogallo)
7. Maxi Rodriguez (Argentina)
8. Maniche (Portogallo)
9. Fernando Torres (Spagna)
10. Zidane (Francia)
11. Klose (Germania)

panchina: Lehmann (Germania), Thuram (Francia), Ayala (Argentina), Valencia (Ecuador), Sneidjer (Olanda), Cristiano Ronaldo (Portogallo), Podolski (Germania).

Cosa ne dite? Chi avreste messo voi??

11 luglio, 2006

Riflessioni post-finale


La scena della finale che più ha fatto parlare e discutere: siamo nel secondo tempo supplementare, Zidane colpisce con una violentissima testata Materazzi. Gesto inspiegabile, avvenuto dopo un normale contrasto in area di rigore: sicuramente Materazzi (non proprio uno stinco di santo) avrà insultato Zizou, ma una reazione del genere è ingiustificabile e macchia una carriera comunque memorabile.


Gioia sfrenata Le polemiche lasciano però il tempo che trovano: in Italia scoppia la festa. Tutti si sentono coinvolti in questa euforia incontenibile: culmine dei festeggiamenti la serata del Circo Massimo, dove sono sfilati i giocatori davanti ad un milione di romani. Per tutti, emozioni uniche che non dimenticheranno mai.


Considerazioni tattiche
A mente un pò più fredda e lucida, la finale che ha incoronato gli azzurri sul trono mondiale non è stata certo la loro migliore esibizione. Buon primo tempo, anche se le occasioni create sono venute solo dai calci da fermo di Andreino da Brescia Pirlo, ripresa e supplementari di pura sofferenza, con la difesa in affanno per arginare Henry, Malouda e Zidane. Con un Totti fantasma, Toni è stato costretto a lottare solo contro la difesa avversaria fino allo stremo delle forze. Lippi forse ci ha messo del suo con dei cambi discutibili (specie l'ingresso di Iaquinta), ma alla fine è VITTORIA, la parola magica che fa dimenticare tutto il resto.
E questa vittoria è dell' ITALIA per la 4 VOLTA CAMPIONE DEL MONDO!

10 luglio, 2006

SUL TETTO DEL MONDO










Il capitano Fabio Cannavaro alza la Coppa del Mondo: è tripudio italiano, l'apoteosi che un'intera nazione aspettava da ben 24 anni!!!

















Questione di centimetri Al 7' minuto il cucchiaio di Zidane rimbalza di qualche centimetro al di là della linea della porta di Buffon. Ai rigori finali, sempre per qualche centimetro il rigore di potenza di Trezeguet, dopo il rimbalzo sulla traversa, si allontana inesorabilmente dalla porta. Risulterà l'errore decisivo, il secondo clamoroso errore dal dischetto della carriera di David che aveva già sbagliato il penalty nella finale di Coppa dei Campioni a Manchester (Milan-Juventus).




















Il momento decisivo E' ancora Fabio Grosso a regalare la più grossa emozione a milioni di italiani: rincorsa, tiro, Barthez spiazzato, esplode l'incontenibile gioia italiana con caroselli di macchine e persone in tutte le piazze d'Italia per la lunga nottata di festeggiamenti.

09 luglio, 2006

Bronzo tedesco

Il gradino più basso del podio ha già un padrone: è la Germania di Klinsmann, capace di sconfiggere nella finale per il 3°posto un Portogallo demotivato per 3-1. I padroni di casa concludono in bellezza un Mondiale che certo non li pronosticava favoriti ma che li ha visti protagonisti fino alla fine.



Il coach Il protagonista assoluto di questo exploit tedesco risponde al nome di Jurgen Klinsmann: l'allenatore che dialoga con i giocatori per e-mail, che vive dall'altra parte del mondo, che aveva raccolto risultati mediocri nelle amichevoli pre-mondiali non sembrando in grado di dare uno stralcio di gioco alla propria squadra, alla fine ha avuto ragione. Squadra giovane, quadrata, compatta, senza grosse individualità ma con una condizione atletica invidiabile: la Germania è stata la più lieta sorpresa dei Mondiali.


L'altro mister L'allenatore che esce sconfitto dalla finalina risponde al nome di Felipe Scolari. Il ct brasiliano ha visto infrangersi in semifinale con la Francia la sua incredibile serie di vittorie consecutive nelle fasi finali di Coppa del Mondo (7 col Brasile+ 5 col Portogallo). Scolari ha dimostrato ancora una volta la bontà del suo lavoro, tanto che il suo ritorno sulla panchina del Brasile viene reclamato a gran voce. Il Portogallo ha pagato la carenza di punte: Pauleta male male, ma ieri sera abbiamo visto segnare un attaccante che forse avrebbe meritato maggiore considerazione: Nuno Gomes! Rosica Felipe, rosica...

Stasera si decidono i primi due gradini del podio, quelli certamente più importanti...
FORZA AZZURRI!!!

05 luglio, 2006

TUTTI A BERLINO!!!


PURO DELIRIO Azzurri in finale nel modo più bello.
Due gol negli ultimi due minuti di gioco dei tempi supplementari: una pennellata di Grosso ed un gol di giustezza di Alex Del Piero condannano i tedeschi padroni di casa alla disperazione. Ed è FESTA ITALIANA!!!
Domenica sera, a Berlino andrà in scena la finale: importante esserci, ma ancor più fondamentale sarà vincere per coronare il sogno di salire sul tetto del mondo!!! Noi ci crediamo!


Colpo Grosso Che gol!!! E che prestazioni: il Fabio terzino del Palermo (forse diventerà nerazzurro) non finisce mai di stupire. Spinta continua sulla fascia, copertura attenta, forza e concentrazione, e poi quell'incredibile sinistro a girare che manda in visibilio la nazione italica.
Scusa se avevamo dubitato di te...


Un pezzo di storia
Immagini che resteranno indelebilmente impresse nella memoria collettiva degli italiani. Una partita fantastica, ben giocata dagli azzurri che hanno meritato la vittoria.
Onore anche ai tedeschi, meritatamente sconfitti dagli uomini di Lippi, ma che escono a testa alta dal campo: ricordiamo che alla vigilia del Mondiale nessuno avrebbe scommesso 5 centesimi sulla nazionale di Klinsmann!
Disperazione, frustrazione, delusione....
GIOIA, ESALTAZIONE COLLETTIVA, SOGNO...
Il brutto ed il bello del calcio: grazie azzurri, oggi a noi tocca il bello!!!
Tutti bravi, tutti eroi, ma menzione d'onore a Buffon, Cannavaro, Zambrotta e Pirlo, veri pilastri di questa nazionale. Complimenti speciali a Del Piero: il fenomeno vero ha ritrovato il gol nel suo incrocio dei pali preferito proprio dove aveva iniziato la leggenda delle sue traiettorie magiche (Dortmund, 1995: Borussia Dortmund-Juventus)

29 giugno, 2006

Il punto COMPLETO


Obiettivo Rimane sempre lo stesso: conquistare la Coppa. No, ma non Michela Coppa, la deliziosa valletta di Gerry Scotti. Beh, qualche calciatore ci penserà anche, ma in questo momento il primo traguardo da centrare è la Coppa del Mondo.
Continuiamo la rassegna delle FANTASTICHE 8 squadre superstititi:



Inghilterra: la voglia. Sono passati ormai quarantanni da quando Bobby Charlton alzò la Coppa del Mondo nel 1966. I sudditi della regina reclamano un bis immediato: compito non facile per Beckham&C., ma nemmeno impossibile. Difesa tosta, centrocampo eclettico, recupero di Rooney in attacco, più l'asso nella manica: un Frank Lampard che non si è ancora espresso sui suoi altissimi livelli.


Portogallo: l'incompiutezza. Nella penisola iberica dimorano due nazionali che fanno del possesso palla la loro variabile di gioco preferita: bel gioco, piedi raffinati, ma poca concretezza. Una delle due, la Spagna dei babyfenomeni, è già stata eliminata. Resta il Portogallo, l'eterna incompiuta: anche in questa edizione gli attaccanti stentano nel segnare, ma il contributo di gol è garantito dai centrocampisti, abilissimi negli inserimenti. L'assenza di Deco peserà.



Ucraina: la favola. C'è chi ancora crede nelle favole, anche perchè a volte si avverano: vedi Danimarca nel 1992 o Grecia nel 2004. Ma quelli erano campionati Europei, ai Mondiali non ha mai avuto una squadra assolutamente outsider. Sheva&C. ci provano: la coesione del gruppo è la loro forza, il gioco latita. Mancherà Voronin, ma occhio all'esuberanza e alla strafottenza del piccolo Totti sovietico, Milevsky.


Italia: il fattore "C...". Noi poveri italiani siamo sempre vittime designate dei luoghi comuni. Lasciando stare spaghetti e mafia, nel mondo del pallone ci deridono: brutto gioco, catenaccio, zero spettacolo, solo furbizia e fortuna. Che palle!! Non fosse che finora a Germania 2006 gli azzurri hanno rispettato non hanno fatto nulla per sfatare questi luoghi comuni... Però: può esplodere Totti, può sbloccarsi Toni, può rinascere Del Piero, può risolvere SuperPippo...
POTENZIALMENTE possiamo arrivare fino in fondo, vada anche grazie al fattore C...